Il “golpe” bianco di Conte. Tutto il potere a Palazzo Chigi
Giuseppe Conte si ritaglia uno spazio politico sempre più forte all’interno del governo.
Il «veicolo» normativo per questo salto di qualità è contenuto in una bozza che l’esecutivo sta preparando, in vista del suo approdo in Consiglio dei ministri, ed è ora al vaglio degli staff ministeriali.
Il testo – rilanciato ieri da La Notizia e dall’Huffington Post – contiene sostanzialmente una delega al governo a legiferare in 19 settori molto diversi l’uno dall’altro. Si va dall’energia all’industria, passando per agricoltura, edilizia ambiente, beni culturali, spettacolo, turismo, contratti pubblici, acquisto di beni e servizi, fino alle infrastrutture, al lavoro, alla disabilità, all’istruzione, alla tutela della salute, alla giustizia tributaria e il servizio civile, per finire con la lotta alla corruzione. Informalmente c’è chi interpreta questa mossa come un tentativo di creare una sorta di riserva di azione esclusiva per il presidente del Consiglio, al riparo dai possibili dissidi tra i due vicepremier. Altri fanno capire che c’è ancora molto da chiarire e la norma è ancora tutta da vagliare, limare, correggere.
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