Tra muscoli e debolezza
di GABRIELE CANE’
Visto che ci dovrebbe legare una parentela (cugini d’oltralpe) proviamo a essere equidistanti. Senza esagerare. E partiamo da casa nostra. Il fatto che il leader dei 5stelle Di Maio e il semi leader in congedo parentale Di Battista, abbiano incontrato una delegazione di gilet gialli, non è stato un gesto amichevole verso il governo francese. Perché è vero che un partito può incontrare chi gli pare, ma è altrettanto vero che quelli con il gilet non sono un partito, e che oltre alla protesta coltivano da mesi, o almeno non isolano, la violenza di strada.
Insomma, sono i nemici giurati di Macron. Anche i 5Stelle lo sono, soprattutto da quando gli hanno dato del colonialista per via della massiccia influenza che Parigi ancora esercita su molti Paesi africani. Il che, detto tra noi, è abbastanza vero. Se poi aggiungiamo che Salvini non è di sicuro al vertice degli affetti dell’Eliseo, beh, possiamo dire che l’antica, storica, consolidata amicizia (più nostra che loro) è oggi ai minimi termini.
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