Di Maio nella lettera a Le Monde: “Francia democrazia millenaria”. Ma la Rivoluzione risale a 230 anni fa
Nel tentativo di porre rimedio alla crisi diplomatica che si è aperta fra Italia e Francia all’indomani del suo incontro con i gilet gialli francesi, il vicepremier Luigi Di Maio scrive una lunga lettera al direttore di Le Monde, pubblicata sul sito del noto quotidiano francese. Ma non si risparmia una gaffe, l’ennesima che si aggiunge alla sua galleria (da “il corpo umano è composto per il 90% di acqua” all’appellativo “Ping” per indicare presidente cinese Xi Jinping). In un passaggio della lettera, infatti, il capo politico del M5s elogia la Francia come un paese amico e il suo popolo come un punto di riferimento “con la sua tradizione democratica millenaria”. Millenaria? In realtà la Rivoluzione francese, che libera il Paese da secoli di monarchia assoluta, risale al 1789 (e non al 789 d.C., piena età carolingia), anno in cui il 14 luglio il popolo di Parigi insorse e prese la Bastiglia, simbolo del dispotismo monarchico. A conti fatti, la tradizione democratica francese ha 230 anni, intervallati peraltro dal periodo napoleonico. Definirla “millenaria” è un errore di cronologia da matita blu.
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