Messaggio al governo che dialoga con i gilet gialli: “Parli con chi protesta in Italia”
“Di Maio incontra chi protesta in Francia, ma non chi protesta in Italia. Non ne capisco il senso e l’utilità, soprattutto guardando i rapporti commerciali e imprenditoriali tra Roma e Parigi…”. Nella zona palco di una piazza San Giovanni piena fino all’inverosimile, Maurizio Landini ci parla delle tensioni tra Italia e Francia stringendo tra le mani la bandiera europea che l’Associazione ‘Europanow!’ gli ha appena regalato. Passa da Parigi il senso del messaggio che il neoeletto segretario della Cgil vuole inviare al governo in questa giornata di protesta unitaria insieme a Cisl e Uil a Roma: “Se Conte guarda questa piazza e se ha capito, allora deve aprire le trattative con noi. Se incontrano chi protesta fuori Italia, allora incontrino anche noi: non abbiamo gilet gialli, ma una piattaforma articolata”.
E’ la prima manifestazione unitaria per Landini, fino a pochi anni fa vivace capo della Fiom, l’ala più ‘radical’ della Cgil, ultra-critica con la legge Fornero di Monti e il jobs act di Renzi. Ora Landini guida il più grande tra i sindacati confederali che, tutti e tre insieme, avevano programmato questa giornata di protesta già a settembre e oggi si ritrovano in piazza proprio al termine di una settimana di dati negativi per l’economica italiana, tecnicamente in recessione. “L’unico dato che schizza in alto è lo spread”, sottolinea Annamaria Furlan della Cisl dal palco a fine manifestazione.
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