Beppe Grillo contestato da no-vax a Bologna. Lui agli abruzzesi: “Ci ridiano i 700 mila euro”
“E’ partito tutto da qui” ha detto. “Con quella parola che doveva sconvolgere la politica e invece eccomi qua: con chi me la prendo adesso che siamo al governo. Sono diventato un comico di regime” scherza su se stesso. Si presenta steso sul lettino, gira in platea e coinvolge gli spettatori. Scherza su due poltrone vuote immaginando una coppia in lite. “Lui avrà detto: quello che ci ha distrutto il Pd?” ride. “Il Pd si è distrutto da solo perché non ha una narrazione ed è barboso. Martina sembra il maggiordomo della famiglia Adams”.
C’è anche l’allusione alle elezioni d’Abruzzo nell’immaginaria insonnia da cattiva digestione: “Prendo il Malox per le elezioni. Gli abruzzesi hanno scelto liberamente, ma adesso, per favore, ci ridiano 700 mila euro, le quattro ambulanze e la turbina antineve che a noi a Genova ci servono”. Il riferimento è alla restituzione degli stipendi dei consiglieri regionali abruzzesi avvenuta a L’Aquila il 28 novembre 2018. E poi su Salvini: “L’ho incontrato all’aeroporto l’unica volta che è stato a Bruxelles e voleva farmi salutare sua mamma”.
Come fai a non voler bene a uno che ti vuole passare sua mamma?”. Poi un pezzo forte del suo repertorio: i trasporti con la polemica sulla Tav, un mezzo obsoleto rispetto ai treni a levitazione manetica. E il Pil cos’è? “Sono i ponti che crollano. Il ponte di Genova crollato è il vostro pil. Crollando innalza il Pil”.
A un signore che tossisce dice: “Vedrai che catarro se fate il Passante autostradale qui a Bologna con dieci milioni di auto”. Infine si racconta: “Cercavo di far ridere mio padre che era un uomo dell’Ottocento e lui diceva a mia madre: tuo figlio è scemo. Poi ho scoperto che riciclava le mie battute al bar e aveva un successo clamoroso. Io sono cresciuto così”.
REP.IT
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