Astaldi, Salini in campo con 225 milioni. Via libera dal cda
Al termine dell’aumento di capitale, oltre alla quota di maggioranza di Salini Impregilo, un altro 28,5% sarebbe in mano a una parte dei creditori chirografari, che vedrebbero convertito il proprio credito in nuove azioni mentre alla famiglia Astaldi (attualmente al 52,7%) resterebbe solo il 3,3%.
L’operazione di Salini su Astaldi mira ad avere le caratteristiche di “un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni”, spiega in una nota Salini, per garantirne “stabilità e sviluppo, continuità dei lavori di opere anche strategiche, rafforzamento delle capacità progettuali e industriali tali da proiettare la società così rafforzata in un futuro da protagonista in Italia e all’estero”. La società spiega che il suo supporto al piano concordatario di Astaldi “rappresenta un’opportunità per creare uno dei maggiori operatori globali con un portafoglio commesse Epc (engineering, procurement and construction, ndr) combinato di circa 33 miliardi e oltre 45 mila dipendenti”.
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