Tav, il contro dossier di Coppola che smonta l’analisi costi-benefici

di Manuela Perrone e Giorgio Santilli

Nell’analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione svolta dal commissario dissidente Pierluigi Coppola e consegnata martedì al ministro Toninelli il risultato è positivo per 300 milioni: i benefici della Torino-Lione supererebbero i costi se si utilizzassero alcuni criteri largamente condivisi dagli standard internazionali.

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Calcolare solo i costi per l’Italia
«L’analisi corretta secondo le linee guida Ue – dice Coppola nel suo documento – dovrebbe anzitutto considerare soltanto i costi per l’Italia» (pari a 5,6 miliardi) e non quelli dell’intera opera senza divisione fra Parigi, Roma e Bruxelles. Andrebbero poi considerati «i costi di ripristino dei luoghi per 500 milioni e i costi di adeguamento della linea storica (seconda canna del tunnel del Frejus) per 1,5 miliardi». Inoltre non si dovrebbero considerare i costi già spesi (0,4 miliardi) e non si dovrebbe considerare la perdita di accise.

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