Malore per Bossi, notte in rianimazione
ALBERTO MATTIOLI milano
È stato un ictus», che poi nel suo caso sarebbe il secondo dopo quello, devastante, del 2004. «È grave». Poi, in serata, ha prevalso quello che i suoi vecchi avversari democristiani avrebbero definito «un cauto ottimismo». La Tac al cervello ha escluso che si sia trattato di un ictus, non c’è stata alcuna emorragia, e questa mattina dovrebbero svegliarlo e fargli un’altra Tac. «Il vecchio leone», come l’ha chiamato Bobo Maroni, il primo a farsi vivo, non ha intenzione di mollare.
Di certo, Umberto Bossi se l’è vista brutta. A farlo cadere lungo disteso per terra nella sua casa di Gemonio, nel Varesotto, battendo la testa, è stato uno sbalzo dei valori ematochimici che ha scatenato una crisi, forse epilettica. I famigliari hanno chiamato i soccorsi che sono arrivati intorno alle 17 dall’ospedale di Cittiglio. Codice rosso e intervento dell’elisoccorso. Il fondatore della Lega, 77 anni, è stato intubato e portato in volo all’ospedale di Circolo di Varese, dov’è tuttora ricoverato in rianimazione e sedato. Come previsto dai protocolli, ci vorranno diverse ore per poter avere una valutazione attendibile delle sue condizioni ed è per questo che il bollettino medico è atteso per mezzogiorno di oggi. Ma in serata Bossi non era considerato in pericolo di vita.
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