Borghi agita lo spettro Italexit: “Usciamo se non cambia nulla”

Il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio poi ha spiegato cosa c’è dietro questa sua proposta: “Le mie considerazioni partono da una cifra, che ho sentito dal Direttore generale della Banca d’Italia, Rossi, ovvero che dal 2000 a oggi l’Italia è cresciuta del 3%ì. La cosa fa riflettere: non è possibile, sulla base di due decenni perduti, continuare a parlare dell’esperimento dell’Ue come una cosa positiva. Evidentemente, questo ambiente per l’Italia è risultato tossico, diversamente che per altri Paesi”. Infine propone una sua ricetta per cambiare volto all’Unione: “Tra le soluzioni che vi potrebbero essere, per esempio, propongo di passare dalla politica di obiettivo “deficit zero” alla politica “disoccupazione zerio”. Se gli obiettivi dell’Ue si spostassero, anche i trasferimenti interni sarebbero differenti – ha sostenuto – Si dovrebbe inoltre passare da un mondo in cui si vive sotto la minaccia dello spread, limitando la possibilità di pensiero e l’iniziativa politica all’interno degli Stati, a un mondo in cui la Bce è prestatore di ultima istanza e quindi lo spread non esiste”. Parole forti che certamente faranno discutere. Il braccio di ferro tra Ue e governo dunque non si chiude. Il Movimento Cinque Stelle però con il capogruppo D’uva risponde a stretto giro e frena il leghista: “Non abbiamo alcuna intenzione di uscire dalla Ue, per questa ragione sarebbe meglio evitare dichiarazioni che possano mettere a rischio la fiducia degli investitori e di conseguenza la nostra economia”. Infine va sottolineata la reazione di del presidente del Parlamento Europea, Antonio Tajani che su Twitter scrive: “Il governo italiano dica chiaramente se vuole uscire dall’euro e dall’Unione europea. Troppe ambiguità e dichiarazioni sconsiderate provocano solo danni all’Italia e agli italiani”.

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.