Paura di perdere il tesoretto Inps

Costretti a scaricare l’ex interlocutore Chalencon, troppo eversivo per essere gilet giallo affidabile. Sotto pressione sul dossier autonomie. Ma è sul “tesoretto” Inps, chiave di volta della misura simbolo – il reddito di cittadinanza – che i 5 stelle rischiano di pagare il pegno peggiore. Il docente di politica economica Pasquale Tridico, la figura scelta per sostituire Boeri, era la chiusura del cerchio proprio in quanto inventore del Rdc. Ma a pochi giorni dal voto in Abruzzo l’obiettivo sembra sfuggire di mano.

Di qui i piedi puntati per non restare a mani vuote. Anche mettendo in conto una soluzione sterilizzata, seppure a tempo: sarebbe, comunque, il male minore. Il rush finale delliennesimo round tra 5 stelle e Lega sulle nomine, quello per la presidenza dell’Inps, registra una necessità politica forte tra I pentastellati: se il proprio candidato non va bene al Carroccio allora si va avanti con un commissario traghettatore. Troppo vicino il ricordo di come è andata a finire un’altra partita cruciale, quella per la poltrona più alta della Consob. Sembrava tutto fatto per il profilo scelto dai grillini, ma alla fine la scelta è ricaduta su Paolo Savona, l’uomo che il segretario della Lega voleva al Tesoro. La strategia cambia: allungare I tempi della trattativa politica. Lo stallo come strumento di pressione. Perché – spiega una fonte del partito di primo livello – “Tridico non può fare la fine di Minenna”.

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