Matteo&Matteo
Nella disperazione del momento, c’è chi prepara ricette per l’osteria del proprio avvenire, di pietanze fino a poco tempo fa considerate indigeribili. Ma, dicevamo, la disperazione del mondo renziano porta alla ricerca di un modo per risuscitare, quando sarà, fuori dal Pd. Andiamo al dunque. Il tema è: c’è un terreno possibile di confronto tra chi si riconosce in Renzi e la Lega, semmai dovesse crollare tutto?
La domanda, fino a poco tempo, sarebbe sembrata fantapolitica. Adesso è una suggestione, una “chiacchiera”, che avanza in mondi e persone che hanno sostenuto Renzi e che ragionano su come dar forma al suo nuovo inizio. Come il direttore del Foglio che, qualche tempo fa, elencò tutti i punti di una possibile convergenza: tav, tap, grandi opere, trivelle, taglio delle tasse, eccetera eccetera: “E se alla fine – si chiedeva Cerasa – la salvezza del paese passasse da un magnifico accordo tra la Lega e il Pd? Ovverosia: fare un patto, quando sarà necessario, per rendere impossibile la nascita di una maggioranza alternativa a quella attuale, nel caso in cui questa maggioranza dovesse collassare”.
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