Caso Diciotti, M5s vota no al processo contro Matteo Salvini | Il vicepremier: “Grazie per la fiducia”



“Il governo non era e non è in discussione” – Il ministro dell’Interno ha poi sottolineato che “il governo non era e non è in discussione: il processo, il voto in Abruzzo, il voto in Sardegna, i sondaggi. Il governo va avanti, punto”. Il vicepremier della Lega ha poi aggiunto: “Manderò un sms a Luigi Di Maio. Lo ringrazio per la correttezza, l’avrei ringraziato anche se il voto fosse stato diverso perché lui si era espresso in maniera chiara. In democrazia il popolo è sovrano. I 5 Stelle sono stati sempre duri, ma per altri tipi di reati: di solito i parlamentari venivano processati per truffa, corruzione. Questo era un atto politico per il bene degli italiani”.

La soddisfazione di Di Maio – “Sono orgoglioso di far parte dell’unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del Movimento 5 Stelle”, ha dichiarato Di Maio. “Far votare i cittadini fa parte del nostro Dna, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo. L’altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta”.

“Spiace che i sindaci si facciano strumentalizzare” – Quando i sindaci del M5s “si fanno strumentalizzare cadono le braccia, perché noi lavoriamo assieme”, ha proseguito Di Maio, facendo implicito riferimento alle posizioni espresse in queste ore da alcuni sindaci del Movimento sul caso Diciotti.

Bonafede: “Il voto non è per la fiducia in Salvini” – Durante la congiunta dei parlamentari M5s il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha commentato il risultato della votazione su Rousseau “correggendo” le dichiarazioni rilasciate da Salvini: “Leggo ora che il ministro dell’Interno ringrazia gli iscritti M5s per la fiducia. Per carità, ognuno può metterla come vuole, ma è chiaro che non si votava per la fiducia ma sull’interesse pubblico di un’azione di governo, e hanno valutato che c’era. Se gli iscritti potessero dire la loro su questa dichiarazione, direbbero: Salvini, ci unisce solo un contratto portato avanti da tutto il governo nell’interesse dei cittadini”.

Record di votanti su Rousseau – Dopo alcuni problemi tecnici, la votazione su Rousseau si è conclusa alle 21:30. La partecipazione, sin dalle prime ore, è risultata particolarmente alta registrando un record nella storia della piattaforma. I 52.417 votanti hanno superato i 51.677 per le Quirinarie che, nel 2015, videro Ferdinando Imposimato come “candidato” degli iscritti del M5s. Iscritti che, tuttavia, si sono sostanzialmente spaccati sul caso Diciotti.

Non un plebiscito dunque, ma in ogni caso un risultato che mette al riparo la tenuta dell’accordo di governo con la Lega. Che tira un sospiro di sollievo, visto che ora i sette senatori pentastellati presenti nella Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari hanno ottenuto anche l’imprimatur dei propri elettori a votare “sì”, nella riunione del 19 febbraio, alla relazione del presidente, Maurizio Gasparri, che proporrà proprio di dire no ai giudici di Catania.

Berlusconi: “Così il M5s resta a braccetto con la Lega” – Sull’esito della consultazione dei 5 Stelle è intervenuto anche Silvio Berlusconi. “I parlamentari M5s se la sono cavata, non è colpa loro la decisione, possono continuare a stare a braccetto con la Lega”, ha dichiarato il leader di Forza Italia durante la trasmissione “Quarta Repubblica” su Rete 4.

TGCOM

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