Movimento 5 Stelle, spettro scissione dopo il voto su Salvini
di ELENA G. POLIDORI
Roma, 20 febbraio 2019 – «This is the end». Forse non era neppure nato il deputato grillino ribelle palermitano Ugo Forello quando Jim Morrison, leader dei Doors, scrisse questo storico brano. Ma quel testo, assieme a uno sfondo nero, a lutto, gli è servito ieri per raccontare la fine del suo sogno nel M5S. Poi una foto, Fabrizio De Andrè con citazione cult: «In direzione ostinata e contraria». Rivendica Forello su Fb: «È il momento di far sentire la nostra voce, di continuare a lottare dentro il Movimento, per difendere le ragioni del nostro programma».
È malessere vero quello che sale dall’interno del M5S. Sale e straborda dai blog e dai social, ma anche dalle chat interne dei parlamentari, ora che il voto della Giunta ha salvato Salvini (16 voti a 6) con il senatore Giarrusso, contestato dal Pd, che all’uscita della Giunta dalla seduta ha fatto il gesto delle manette, condannato dal ministro Bonafede, certo, ma fuori tempo massimo.
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