Separazione delle carriere, la proposta di legge arriva alla Camera. Sulla giustizia una nuova grana per la maggioranza
Ecco nella foto Matteo Salvini a Lucca, un anno e mezzo fa, piegato sul tavolino proprio mentre sta per firmare la legge di iniziativa popolare sponsorizzata dalle Camere penali per separare le carriere dei giudici e dei pubblici ministeri, e dividere pure in due il Csm.
In maniche di camicia, bianca ovviamente, il leader della Lega si poggia sul tavolino dove campeggia il manifesto degli avvocati e dov’è scritto in bella evidenza “separazione delle carriere” con tanto di vignette. Un autografo, ed è fatta.
Un trofeo di certo per Giandomenico Caiazza, il presidente dei penalisti che adesso segue con ansia la sorte della sua legge, appena approdata alla Camera, nella commissione Affari costituzionali in quota Forza Italia, e sicuramente destinata ad aprire nuove frizioni tra Lega e M5S. Perché il Carroccio – non solo con Salvini, ma con tutto il partito, ad esempio il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – è favorevole a tenere distinta la strada di chi fa il giudice da chi invece sceglie di essere un pubblico accusatore.
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