Copyright violato, condanna per Facebook
di PIERFRANCESCO DE ROBERTIS
Roma, 21 febbraio 2019 – Mentre a Bruxelles si discute di diritto d’autore, a Roma c’è un giudice che in qualche modo il diritto d’autore
già lo tutela rifacendosi alla legislazione attualmente in vigore, che
evidentemente a suo avviso già permette alle aziende di far valere i
propri diritti. È di questi giorni infatti la notizia che un social
network, Facebook, è stato condannato a rifondere i danni per violazione del copyright e diffamazione nei confronti di Mediaset.
Siamo nel campo di quel famoso articolo 13 della prossima direttiva Ue
che prefigura una responsabilità delle piattaforme online circa i
contenuti che vi vengono caricati. Più o meno come avviene con un
giornale, una radio o una tv, in cui i direttori sono responsabili di
quanto viene pubblicato o trasmesso, anche delle pubblicità. Il tutto a
tulela del pubblico, sia di chi potenzialmente può subire una
diffamazione o di chi acquistando un giornale o guardando un
telegiornale ha diritto a una informazione professionale e responsabile.
Nel Far West del web finora ciò non accadeva e non accade, e come
sappiamo passa un po’ di tutto. Principalmente nelle grandi piattaforme,
in cui vengono caricati anche contenuti protetti dal diritto d’autore
oltre a vere e proprie diffamazioni. Il giudice del Tribunale di Roma,
nella causa di cui stiamo parlando, ha sentenziato che questo andazzo
deve finire. «Per la prima volta in Italia – spiega un comunicato di
Mediaset – Facebook è stata condannata per violazione del diritto
d’autore e diffamazione, illeciti commessi ospitando link non
autorizzati sulle pagine della propria piattaforma. Il contenzioso
economico è modesto ma i principitutelati sono cruciali».
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