Primarie Pd: l’eroe buono, l’incassatore e il renziano
Carmine Fotia
Roma, domenica 9 febbraio 2019, via Cavour, ore 10 del mattino , circa. Rosaria, una signora siciliana , si avvicina a Nicola Zingaretti, accolto dal popolo convocato a Roma dai sindacati per protestare contro il governo con molto calore tra selfie, strette di mano, inviti a tenere duro e invettive contro Matteo Renzi,. Gli dice Rosaria: «Io voto Montalbano perché porta una ventata di pulizia nel partito e una carica nuova». E il governatore del Lazio – già presidente della provincia di Roma, europarlamentare, capo della sinistra giovanile, l’eterna promessa che ora vuole finalmente spiccare il voto da leader, probabilissimo vincitore delle primarie dem, che con i capelli rasati somiglia davvero molto al commissario più amato d’Italia interpretato dal fratello Luca – ha smesso di infastidirsi per il paragone, anzi: «Beh, allora ci vediamo presto perché lunedì sono a Catania e Siracusa», risponde gigioneggiando sul fatto che gli hanno organizzato un tour in Sicilia proprio il giorno della messa in onda della prima puntata della nuova serie di Montalbano imperniata, guarda caso, su una storia legata agli sbarchi dei migranti e seguita da un Porta a Porta con Matteo Salvini, lo Sceriffo.
Pages: 1 2