Pd, Renzi al Lingotto riprende il tour: “Noi siamo quelli che restano e non mollano mai”

 
Tra i primi ringraziamenti quello a Sergio Chiamparino: “In bocca al lupo per la campagna che nei prossimi mesi lo vedrà contrapporsi ai cialtroni nazionali”. E tra i tanti temi toccati anche quelli economici: Ci sarà una mnovra bis, è già pronta. Ci stanno solo portando a spasso per arrivare alle europee”, afferma. Si rivolge poi al ministro dell’Istruzione Bussetti, in riferimento alla vicenda del maestro di Foligno: “Bussetti, caccia quel maestro, perché non si può portare il razzismo nella scuola italiana”. E si dice: “orgoglioso e fiero” dei suoi genitori: “Non ho niente di cui vergnognarmi, perché conosco i fatti”. E pubblicamente firma la prima di una serie di querele – quella contro il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio –  che nei giorni scorsi aveva annunciato avrebbe fatto entro il 22 febbraio.

In sostegno dell’ex premier anche il candidato alla segreteria dem Maurizio Martina, accolto dall’applauso della platea: “Esserci era doveroso, innanzitutto sul piano umano. Un partito è una comunità, quando ci sono leadership come quella di Matteo Renzi, che vivono passaggi delicati, è importante essere presenti. Io e Matteo Richetti abbiamo deciso insieme di garantire la presenza della nostra mozione sia a Modena che a Torino oggi. Abbiamo pensato fosse giusto farlo data la contemporaneità dei due momenti”.

 “Di fronte a questa destra pericolosa, non possiamo permetterci il lusso di dividerci – aggiunge -. Se tocca a me, dal 4 marzo si lavora unitariamente. I veri avversari sono Salvini, Di Maio e Berlusconi”.

“Il Pd ha bisogno di Renzi, delle sue idee, del suo coraggio – commenta Maria Elena Boschi – Vuole fare opposizione a questo governo con una alternativa vera e concreta, anche nel dire quello che pensa”.

REP.IT

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