Venezuela, militari disertano al confine con la Colombia. Guaidò: “Fate entrare gli aiuti”
E le prime defezioni sono arrivate. Cinque
uomini della guardia nazionale in servizio sul ponte Simon Bolivar, che
da mesi ogni giorno migliaia di venezuelani attraversano per andare in
Colombia a procurarsi cibo e medicine, hanno disertato e si sono
consegnati alle autorità di Bogotà.
A bordo del loro carrarmato, il tenente Richard Sanchez Zambrano e i
sergenti maggiori Edgar Valera e Oscar Torres Suarez Torres, hanno
sfondato la barriera e si sono presentati dall’altra parte. A loro si
sono aggiunti altri due militari: uno è il maggiore dell’esercito Hugo
Enrique Parra Martinez, che ha oltrepassato il ponte Tienditas, entrando
nella città di Cucuta. “Combatterò con il popolo venezuelano”, ha detto
Parra alla tv Caracol.
“Diversi membri della guardia nazionale in servizio sul ponte
internazionale Simón Bolívar, tra Venezuela e Colombia, hanno deciso di
unirsi a quelli di noi che stanno salvando la democrazia. Gli aiuti
umanitari entreranno”, ha scritto Guaidò su Twitter commentando le
diserzioni.
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Ma in diverse zone vicine al confine, la tensione sale: le forze di
Maduro hanno chiuso gli accessi che portano alla Colombia e impedito
alle persone di passare la frontiera. A Urena, località dello stato di
Tachira, a circa 13 km di distanza dal confine, in mattinata ci sono
stati scontri tra la guardia nazionale e i manifestanti che cercavano di
raggiungere il ponte che porta a Cucuta.
Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche e lacrimogeni, una
ventina di persone sono rimaste ferite e nel pomeriggio gli scontri si
sono estesi anche a San Antonio del Tachira. Il presidente Maduro vuole a
tutti i costi impedire l’ingresso degli aiuti umanitari e ha invitato i
venezuelani a scendere in strada per “difendere la nostra indipendenza”
.
Ieri aveva disposto la chiusura della frontiera anche con il Brasile:
gli abitanti di un piccolo villaggio, i Pemon, si sono opposti alla
decisione, negli scontri con la guardia nazionale sono morte
due persone. Ma sabato un primo camion di aiuti umanitari proveniente
dal Brasile è entrato attraverso la frontiera di Pacaraima, ha
annunciato il deputato Miguel Pizarro, che ha ringraziato gli indigeni
Pemon per la loro collaborazione per ottenere questo risultato.
REP.IT
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