Testa a testa in Sardegna. Altro crollo M5s

Più che dimezzati. Il voto in Sardegna, stando agli exit poll Rai, assesta, dopo la caduta in Abruzzo, un nuovo colpo al Movimento 5 Stelle che sull’isola, solo un anno fa, era volato oltre il 42% e che adesso non supererebbe nella migliore delle ipotesi il 18%. Un remake che potrebbe risultare drammatico. Nell’attesa dello spoglio che inizierà lunedì mattina, il dato lampante, che emerge dai sondaggi effettuati a urne aperte, è questo: Francesco Desogus, il candidato di Luigi Di Maio, si sarebbe fermato tra il 13,5% e il 17,5%, la lista collegata tra il 14,5 e il 18,5.

Il favorito Christian Solinas, sostenuto dalla Lega e da tutto il centrodestra, si ritrova a dover fare i conti con un testa a testa. Che Massimo Zedda, soprattutto nelle ultime settimane, lo tallonasse era cosa nota ma che le forchette addirittura si incrociassero nessuno se lo aspettava. Il primo si attesterebbe tra il 36,5%-40,5%, mentre il candidato di centrosinistra tra il 35 e il 39% e le liste a lui collegate sarebbero tra il 28 e il 32 contro il 18% delle politiche quando il centrosinistra ha corso diviso. I dati da registrare sono due. Il primo riguarda il forte voto disgiunto a favore di Zedda, che dopo otto anni e due elezioni alla guida di Cagliari ha dimostrato un forte radicamento nel territorio, il secondo il passaggio di voti probabilmente dal Movimento 5 Stelle in forte calo verso la coalizione di centrosinistra. Molti altri che un anno fa hanno votato i pentastellati ora si sono astenuti.

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