Il governo è un treno carico di matti
O ggi a noi italiani sembra di stare a bordo dell’Aereo più pazzo del mondo, titolo di un celebre film comico degli anni Ottanta.
Ricordate? Il dramma che diventa parodia, la paura che si trasforma in risata quando il manichino Otto, un po’ come nel nostro caso Giuseppe Conte, pensa di prendere il comando delle operazioni. Siccome «pazzi» è da querela, diciamo che abbiamo «il governo più matto del mondo» che sta trasformando la Tav nel «treno più matto del mondo», soltanto che questo film non fa ridere e soprattutto non è garantito il lieto fine. La trama è comunque avvincente. Conte, nel giro di poche ore, prima annuncia che la Tav si poteva fare rivedendo il progetto al ribasso e quindi a costi ridotti, poi in serata ha fatto sapere che non se parla per niente; Di Maio, per non perdere i finanziamenti europei, dà il via libera agli appalti per i cantieri («tanto li annulliamo tra qualche mese»; il ministro Toninelli (ricorda lo psicopatico Ted Striker, protagonista dell’Aereo più pazzo del mondo) avvia una nuova perizia sui costi-benefici del tunnel ferroviario ma dice contemporaneamente che «questo studio non ha alcun valore scientifico»;
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