L’happening antirazzista
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala porta in piazza oltre centomila persone per dire no al razzismo e si candida, più che a guidare il fronte pro immigrati, a guidare il Pd, cosa che per la sinistra non sarebbe poi così male.
Centomila persone in piazza a Milano fanno sicuramente un certo effetto, non lo neghiamo, se non fosse che manca il nemico. A sinistra non vogliono capirlo, ma l’Italia non è razzista e così ripetono lo stesso errore di sempre: «Contro i fascisti e contro i razzisti». Ma dove sono ‘sti «fascisti»? Se intendono gli aderenti a CasaPound e Forza Nuova, messi insieme fanno lo 0,8 dei consensi elettorali, un po’ pochino per scomodare folle oceaniche e lanciare allarmi come se la casa stesse bruciando (per tenere a bada le teste calde basta un buon controllo di polizia). Se Sala e amici si riferiscono pure a quei cretini che scrivono sui muri minacce razziste o insultano per strada e sui social uomini e donne di colore, le percentuali si riducono ulteriormente. E poi diciamolo, non è che a sinistra – tra centri sociali e nostalgici del comunismo e odiatori seriali – i cretini manchino.
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