Legittima difesa, verso lʼapprovazione del ddl alla Camera
L’esame del testo intanto è proseguito spedito, grazie ai tempi contingentati (un minuto a deputato) e nonostante i mal di pancia che agitano ancora il Movimento anche se tenuti a bada, finora, nel voto ai singoli articoli ed emendamenti. Tutti bocciati e in modo compatto nella maggioranza, tranne per un emendamento del Pd passato con il voto segreto e qualche franco tiratore.
Le tensioni all’interno della maggioranza – Cronaca di un’approvazione annunciata, forzata ma non facile per il provvedimento che la Lega rivendica e difende anche con la presenza in Aula del suo segretario e ministro dell’Interno e che può contare sui voti favorevoli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Tra i banchi dell’alleato di governo invece restano dubbi e perplessità.
La difesa è “sempre” legittima – Non convince in particolare l’articolo 1 del ddl che, modificando la normativa esistente ex articolo 52 del codice penale, vorrebbe considerare “sempre” sussistente la proporzionalità tra difesa e offesa nei casi in cui una persona respinga con le armi (o “altri mezzi di coazione fisica”) l’intrusione in casa di un presunto aggressore. Il dubbio maggiore sta nella novità dell’avverbio “sempre” che i ‘dissidenti’ 5S temono possa diventare una presunzione costituzionalmente illegittima.
Lo scontro in Aula tra Pd e FI – Il dibattito in Aula è stato animato soprattutto dallo scontro tra Pd e Forza Italia, in mezzo al silenzio dei 5 Stelle che non sono intervenuti. I Democratici dicono no al provvedimento perché ritenuto inutile (“non sono più di 4 o 5 all’anno i casi di persone che vanno a giudizio per legittima difesa e tutti vengono archiviati”, ricorda Bazoli) e pericoloso per il rischio di bypassare la valutazione dei giudici. Posizione opposta per Forza Italia che anzi sottolinea la quasi paternità del ddl: “E’ la prima cosa che ha l’idea di essere di centrodestra”, rimarca il vicepresidente e presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ricordando che “FI fin dall’inizio ha fatto carte false perché si portasse avanti questo tema”.
TGCOM
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