Legittima difesa, la Camera approva con 373 sì: la destra applaude, fronda M5s: in 25 non votano
Applausi di FI, Fiano (Pd): “Rispunta il centrodestra”
“Alla fine Forza Italia lo ha detto, non ne poteva più di questa
separazione forzata del centrodestra italiano. Alla fine con gli
striscioni ha detto una cosa vera. Hanno approvato una cosa di
centrodestra. Nel silenzio prono dei grillini, con 25 di loro assenti
politici, con Salvini impegnato a Palazzo Chigi per capire se la ruspa
in Val Susa si muoverà o meno e se scaverà una galleria o spianerà il
governo. Quindi nell’attesa il Cavaliere punta le fiches sul divorzio
gialloverde; e intanto sulla legittima difesa si autorizza il Far
West…”.
Il dibattito sulla legittima difesa
Sulla legittima difesa si è consumato alla Camera l’ennesimo scontro, questa volta però silenzioso, tra Lega e M5s. Se da un lato il capo politico del Movimento aveva affermato che la legge “verrà votata”, seppure senza entusiasmo, dall’altro era cresciuto il numero dei dissidenti cinquestelle che non partecipavano al voto in Aula, stimati fra i 33 e i 35. Gli assenti giustificati perché in missione erano 34. Come già successo ieri, dunque, una pattuglia di pentastellati, di cui diversi vicini alle posizioni del presidente Roberto Fico, hanno preso nettamente le distanze non partecipando oggi al voto finale sul provvedimento.
Legittima Difesa, Camera approva: applausi e striscioni in Aula, Fico sospende la seduta
Il primo intervento di un esponente dei 5 stelle intervenuto sulla legittima difesa in due giorni di dibattito alla Camera è stato quello del deputato Gianfranco Di Sarno, durante la dichiarazione di voto finale. “Gli italiani – ha detto – non hanno nessuna voglia di armarsi. Le persone devono essere tutelate dalle forze dell’ordine”. “All’orizzonte – ha aggiunto – non c’è alcun far west: a fronte di un episodio violento o di un omicidio ci sarà sempre un’indagine di un magistrato. Difendersi sarà sempre legittimo a patto che sussistano tutti i presupposti a rendere legittima la difesa. Nessun automatismo, esattamente come accade oggi”.
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Intervista
Legittima difesa, Sarli (M5S): “Così si rischia il Far West è un testo pericoloso, io non lo voto”
di LIANA MILELLA
Una presa di distanza evidenziata anche da Giorgio Mulè, deputato
portavoce di Forza Italia che aveva sottolineato: “Nessun esponente del
governo dei 5 stelle è presente alla Camera. Non ci mettono la faccia,
ci pensa il centrodestra a farlo!”, postando una foto su Twitter dei
banchi del governo dove sono presenti unicamente i deputati della Lega.
La legittima difesa “è sicuramente una legge della Lega” e “non è che ci
sia tutto questo entusiasmo nel Movimento cinquestelle”, ma “è nel
contratto e io sono leale al contratto”, quindi “si porta avanti e si
vota”, aveva detto stamattina a Rtl il capo politico del M5s Luigi Di Maio, provando
a rassicurare il suo alleato di governo: “Approvando questa legge si
comincia a dire che si possono utilizzare di più le armi e questo non è
il mio modello di paese. Il mio obiettivo è comunque spiegare ai
cittadini che la difesa personale va bene ma i cittadini devono essere
difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell’ordine”.
Di fatto la legge – che incontra come visto anche il favore di Forza
Italia (la capogruppo Gelmini l’ha definito “il primo vero provvedimento
di centrodestra”) – a Montecitorio non teme bocciature. Mentre al
Senato i numeri sono più risicati.
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Da parte sua, il neosegretario del Pd Nicola Zingaretti ha bollato il provvedimento come “propaganda” e invita tutti a soffermarsi sui veri problemi del Paese: “Preoccupiamoci del lavoro, perché le persone non hanno più lavoro e stanno male. Se cominciamo a pensare alle persone e a quello che è utile alle persone, non a quello che è utile ai partiti di governo per farsi propaganda, questo Paese va meglio”.
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