Costi nascosti, offerte poco chiare, diritti violati: sanzioni in arrivo per gli operatori

Le offerte di fibra ottica sembrano ancora trarre in inganno gli utenti, per i prezzi e le aspettative di qualità: è il motivo che ha spinto l’Antitrust ad aprire un’indagine su Tim, Wind 3 e Fastweb, minacciando sanzioni fino a 5 milioni di euro per ciascuno. In questi stessi giorni, l’altra autorità competente, l’Agcom, si prepara a un giro di vite sui costi di recesso e cambio operatore, su cui gli operatori non sembrano ancora rispettare la normativa (che richiedeva tagli e modifiche importanti).  Non solo: Agcom comincia la vigilanza anche sull’applicazione da parte degli operatori dei nuovi bollini sulle offerte, con i quali l’utente potrà capire se si tratta di una connessione fibra pura (fino alla casa, fino a 1 Gigabit), fibra-rame (Vdsl 2 fino a 200 Mbps) o fibra-wireless (fixed wireless access). La confusione più facile è tra la prima e la seconda tipologia di connessioni (che spesso sono relative a offerte con gli stessi prezzi e lo stesso nome).

E non è ancora finita: Agcom nelle prossime settimane dovrebbe anche intervenire sull’inadempienza di alcuni operatori alle norme modem libero (Vodafone e Fastweb non permettono ancora chiamate VoIP con modem di marche diverse).

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