La mossa di Conte: lettera alla Telt prima dei bandi

Ecco la mossa del premier Giuseppe Conte. Una lettera alla società Telt per illustrare la posizione del governo italiano. “Presto conoscerete le mie determinazioni sulla Tav”: dice il presidente del Consiglio prendendo su di sé tutta la responsabilità del momento. Tanto che nelle prossime ore, certamente prima del consiglio di amministrazione di Telt convocato lunedì mattina per dare o meno il via alla pubblicazione dei bandi di gara, il presidente del Consiglio potrebbe mandare una lettera proprio alla società, che si occupa della realizzazione dell’Alta velocità Torino-Lione, mettendo per iscritto la decisione che in queste ore prende quota: pubblicare i bandi con la possibilità di annullarti e l’impegno di rivedere l’opera non trascurando l’idea di bloccarla. Sia se ci sarà un nuovo incontro con Matteo Salvini e Luigi Di Maio sia se non ci sarà è possibile che si raggiunga una tregua politica. Ma ancora tutto può succedere.

In queste ore è in corso un lavoro certosino. È questione di virgole, di parole e di dettagli per, casomai, accontentare sia la Lega sia gli M5s. Ammesso che, questa volta, Conte ci riesca. Si parla di clausole da inserire. Di Maio si è spinto fino a chiedere di mettere nero su bianco il passaggio dei soldi della Tav a un’altra opera. Richiesta pressoché impossibile da accontentare e che Salvini ha rigettato all’istante. Quindi che fare? Avere la garanzia – spiega Di Maio – “che i soldi degli italiani non vengano vincolati” e ribadisce che la Tav non si deve fare. Tanto è vero che dai 5Stelle sul tavolo di Conte è arrivata anche la richiesta di non usare la parola bandi, ma ‘manifestazioni di interesse’.

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