Nugnes (M5S): “Ora alleanza col Pd, se si va alle urne è finita”
Crede ai sondaggi, quindi?
“Il calo di elettori
lo capisco. Mi sento anch’io come l’elettore medio: non mi riconosco più
nel Movimento. Del resto, avendo seguito la Lega dal decreto
immigrazione e sicurezza al caso Diciotti, dalla legittima difesa fino
al dossier Autonomie, non c’è da stupirsi”.
Insomma, andare al voto per voi sarebbe un bagno di sangue?
“Consegneremmo il Paese alla destra identitaria che è ben altra cosa
dalla destra liberale. Senza contare che, vedendo come sono andate le
ultime Regionali, daremmo anche un aiuto al Pd a risalire”.
Che cosa dovrebbe fare il M5s per uscire dall’impasse sui bandi?
“Un decreto in consiglio dei ministri: dovremmo battere i pugni sul tavolo e bloccarli”.
Tra le ipotesi c’è quella di dire ok ai bandi e poi revocarli.
“Mi pare azzardato. E poi come la mettiamo con il Piemonte? Lì consiglieri e parlamentari sono giustamente infuriati”.
Altra ipotesi: far decidere il Parlamento.
“Eh,
no. Qui mi arrabbio. Abbiamo messo il Parlamento solo a ratificare per
mesi e poi il governo vuole delegargli una decisione di sua
competenza?”.
La leadership di Di Maio è in bilico quanto il governo?
“Ha creato una monocrazia. Non ho detto che deve lasciare. Ma è il momento di discutere se deve farlo”.
Non teme di essere cacciata?
“Rubo la frase di Pizzarotti: ‘nessuno conosce il futuro del M5s”.
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