L’ira delle imprese che preoccupa la Lega
di Dario Di Vico
Marzia Casolati è una senatrice leghista eletta a Moncalieri. Ha un negozio di oreficeria e potrebbe passare alla storia come la prima esponente del partito di Matteo Salvini contestata dai suoi colleghi imprenditori. È successo ieri a Torino: Casolati ha promesso a una delegazione di rappresentanti delle categorie produttive che «la Lega vi porterà la Tav» e non solo non è stata creduta ma ha incassato i suoi primi fischi. L’episodio vale come segnale di un ampio malessere e per ora nulla di più ma è chiaro che il rapporto tra la Lega e «il partito del Pil» è sottoposto a continui stress. Tanto che un politico navigato come il forzista Osvaldo Napoli ieri prima ha dichiarato di «essere d’accordo con quegli imprenditori che si dicono pronti a intraprendere un’azione legale contro un esecutivo che compie quotidianamente attentati contro gli interessi nazionali» e poi ha aggiunto maliziosamente che «il presidente Sergio Chiamparino è un uomo nato con la camicia, un governo di facinorosi inconcludenti si sta infatti rivelando il migliore sponsor per la sua rielezione come presidente della Regione».
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