Ecco i nemici dell’Europa
L’Europa si trova a un bivio. E adesso deve scegliere non solo cosa vuole fare, ma anche cosa vuole essere. Ma queste domande, che in realtà sono dirimenti e che potrebbe cambiare radicalmente il corso della storia del nostro continente, non sembrano interessare realmente i leader europei. Impegnati a mantenere in vita una struttura Ue che invece andrebbe riformata per essere accettata dalla popolazione europea e per contrastare efficacemente le sfide del presente e del futuro, i leader Ue sembrano aver perso completamente la capacità di dare risposte. Ma anche di scegliere definitivamente che cosa fare di questa Europa prima che siano gli altri a decidere al posto nostro. E gli altri sono a Washington ,Mosca e Pechino.
Quest incapacità di decidere, unita al subentrare di feroci egoismi nazionali ammantati di un falso europeismo (leggi Francia e Germania) stanno corrodendo l’Unione europea in maniera quasi inarrestabile e irreversibile. Bruxelles si sta impegnando da anni a cercare un nemico altrove, additando prima la Russia di Vladimir Putin, poi gli Stati Uniti di Donald Trump, come autori di questo inesorabile declino dell’Ue, corrodendola dall’esterno. Poi è stata data la colpa ai populisti, siano essi di destra o di sinistra, accusando i movimenti critici verso l’Unione europea di voler far fallire il progetto europeo.
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