Di piazza e di partito. Così Zingaretti si prepara all’Assemblea

Nel frattempo, però, le scadenze del partito incombono. Il segretario sta intervenendo in prima persona per sminare il campo in vista dell’Assemblea di domenica, in modo da consentire un’elezione con numeri più ampi possibili di Paolo Gentiloni a presidente e provare ad evitare una conta su liste contrapposte per la Direzione. Le leve su cui agire, in realtà, sono ben poche: le due vicepresidenze dell’Assemblea (solo una sarebbe quella destinata nelle intenzioni alla minoranza), i venti nomi della Direzione la cui scelta è assegnata dallo Statuto direttamente al segretario (a differenza del passato, difficilmente saranno attribuiti a categorie specifiche, come amministratori o giovani), i pochi posti in segreteria.

Superato lo scoglio di domenica, Zingaretti si concentrerà subito sul primo appuntamento elettorale della sua segreteria. Sette giorni dopo il suo insediamento, infatti, si voterà per le regionali in Basilicata e lui sta già preparando alcune iniziative per lanciare il rush finale del candidato civico sostenuto dai dem, Carlo Trerotola. Il fatto che il nuovo segretario decida di metterci la faccia, rischiando, costituisce un elemento nuovo rispetto ad esempio ad Abruzzo e Sardegna, regioni dalle quali i big del partito (in piena campagna congressuale) si erano tenuti ben lontani. Oggi un segretario in carica c’è e non può ignorare la campagna elettorale dei suoi.

In tema di elezioni, prende sempre più forma il quadro dei capilista del Pd per le europee. Stamattina Giuliano Pisapia ha dato la sua disponibilità a guidare una “lista aperta”, ricevendo subito in cambio il ringraziamento di Zingaretti, che ne ha apprezzato “la passione e l’impegno civile”. Più criptico, ma non è una novità, Massimo Cacciari, altro nome più volte indicato come probabile capolista nel Nord-Est: “Bisogna vedere – ha detto l’ex sindaco di Venezia – chi me lo chiede, come, in che contesto, se mi va, se non mi va… Bisogna vedere cosa combina Zingaretti…”. Nella circoscrizione Centro, dovrebbe essere ormai quasi fatta per Carlo Calenda, mentre diverse voci confermano la candidatura (ma non da capolista) di Gianni Cuperlo. Restano da trovare almeno due nomi femminili, nonché da sciogliere il nodo dell’eventuale intesa con gli scissionisti di Mdp. È possibile che la presenza in Basilicata di Zingaretti la prossima settimana costituisca l’occasione utile per un faccia a faccia con Roberto Speranza, lontano da occhi indiscreti.

L’HUFFPOST

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