Voto di scambio, 96 politici siciliani indagati: cʼè anche Totò Cuffaro
Era un sistema diffuso di scambio di voti, favoritismi e promesse di posti di lavoro quello che a Termini Imerese (Palermo) era stato messo in piedi per condizionare due competizioni elettorali: le regionali del 2017 e le comunali dello stesso anno. Al culmine di un’inchiesta la Procura ha emesso 96 avvisi di conclusione indagini per assessori, deputati, sindaci e amministratori comunali. Tra gli indagati anche l’ex governatore Totò Cuffaro, scarcerato nel 2015.
Con lui sono indagati anche l’assessore regionale territorio, Toto Cordaro; il capogruppo all’assemblea regionale di “Diventerà Bellisima” (lista che fa capo all’attuale Governatore Nello Musumeci) Alessandro Aricò; gli ex coordinatori della Lega in Sicilia Alessandro Pagano e Angelo Attaguile; il candidato (non eletto) del Pd alle regionali, Giuseppe Ferrarello; il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, sostenuto da uno schieramento di centrodestra. Tra gli indagati anche Loredana Bellavia, che quando il caso è esploso si è dimessa da assessore comunale.
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