Il Congresso sulla famiglia spacca il governo, P. Chigi: “Verificare patrocinio”



I dubbi di Palazzo Chigi sull’idoneità del patrocinio – Intanto Palazzo Chigi ha avviato già qualche giorno fa una istruttoria sulla concessione del logo della Presidenza del Consiglio, chiesta sia al dipartimento dell’Editoria di Vito Crimi e della Famiglia, gestito da Lorenzo Fontana. Sotto la lente d’ingrandimento l’ipotesi che possa essere stato violato il regolamento che disciplina la concessione. I dipartimenti infatti possono concedere il patrocinio solo se l’evento è senza scopo di lucro e a Verona, invece per partecipare al Congresso bisogna pagare un biglietto di 15 auro.

Tra i temi del Congresso l’aborto e le coppie gay – Al Congresso si parlerà di aborto, coppie omosessuali, orientamenti dei programmi scolastici, politiche su crescita demografica e surrogazione di maternità, ma con un approccio “tradizionalista” già incarnato in Parlamento dal senatore leghista Simone Pillon. A sponsorizzare l’evento la parte leghista dell’esecutivo, con l’intervento di Salvini, appunto. Ad aprire l’iniziativa sarà il “padrone di casa” Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia ed ex vicesindaco di Verona. Accanto a lui, ci sarà la sua omologa ungherese, Katalin Novak. E non mancherà nemmeno Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione. Saliranno sul palco anche lo stesso senatore Pillon, promotore di un controverso ddl sull’affido condiviso, e Massimo Gandolfini, l’organizzatore del Family Day. Domenica 31, in mattinata, i partecipanti diranno messa in Duomo, alla Basilica di San Zeno, e in diverse altre chiese veronesi. A mezzogiorno, poi, si terrà una grande marcia che partirà da piazza dei Signori, a pochi passi dalle case di Romeo e Giulietta, per arrivare a piazza Brà, dove si affaccia l’Arena.

TGCOM

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