Nuova Zelanda: eroe in moschea ha disarmato attentatore a mani nude
A raccontarne le gesta è stato uno dei sopravvissuti, Syed Mazharuddin, che ha parlato con il “New Zealand Herald”, dicendo anche che una volta messosi al riparo dopo aver udito gli spari ha visto davanti a sé “il male”, l’attentatore intento a portare a termine il suo progetto d’odio. Al contempo è stato testimone del coraggioso intervento del giovane, l’altro lato della medaglia. Nella moschea di Linwood sono state uccise sette persone, 41 in quella di Deans Avenue, attaccata per prima, mentre una persona è morta in ospedale per le ferite riportate.
Tra i sopravvissuti per miracolo alla strage ci sono anche i giocatori della nazionale di cricket del Bangladesh: anche loro attesi in moschea per la preghiera del venerdì, sono arrivati in autobus con 3 minuti di ritardo. I giocatori hanno così sentito gli spari ma sono riusciti a sfuggire alla carneficina, e quindi sono stati rimandati in albergo dai poliziotti. Khaled Mashud, accompagnatore della squadra, ha spiegato che “eravamo a una cinquantina di metri dalla moschea, siamo stati davvero fortunati. Se fossimo arrivati tre o quattro minuti prima, saremmo probabilmente stati all’interno della struttura”.
TGCOM
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