Flat tax, è scontro nel governo. La Lega rilancia: “È nel contratto”
MILANO – Lega e Movimento 5 Stelle ancora divisi. Questa volta a separare i due alleati di governo è uno dei provvedimenti bandiera del programma elettorale del partito di Matteo Salvini: la Flat tax. L’ultima parola ha voluto averla proprio la Lega, con il ministro dell’Interno che in mattinata ha corretto le simulazioni del Tesoro, che ieri aveva stimato in quasi 60 miliardi in costo dell’intervento, parlando invece oggi di cifre sensibilmente più basse. “Sono numeri strampalati”, ha attaccato Salvini intervistato a Rtl. “Non siamo al Superenalotto. I numeri li contiamo con più precisione”. “Per la prima fase della Flat tax per le famiglie, per un primo colpo sostanzioso, non per tutti ma per tanti, servono 12-15 miliardi e sarebbe una rivoluzione epocale”, ha aggiunto.
Una puntualizzazone sulla scia di quanto chiarito ieri dal sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri, padre della flat tax in salsa leghista. “Non so se esista uno studio perché non l’ho mai visto, ma se anche esistesse non può riferirsi alla nostra proposta di Flat tax: Fase II che ha un’incidenza di circa 12 miliardi e si riferisce ad un intervento di riduzione dell’imposta per tutte le famiglie fino a 50 mila euro di reddito”, aveva detto.
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