Se vivete bene ringraziate le generazioni che accusate
Dovrei sentirmi in colpa. Un milione di ragazzi si è mobilitato in tutto il mondo per dire che noi, generazione oggi classe dirigente, siamo degli incoscienti, se non mascalzoni, perché stiamo portando il pianeta alla rovina ambientale.
Ci lanciano ultimatum, minacciano di mettere all’indice i loro padri e i loro nonni per crimini contro l’umanità.
Cari ragazzi, alla vostra età tutto è permesso, anche mentire e offendere. Però sappiate che basterebbe studiare un po’ la storia per giungere alla conclusione opposta alla vostra, cioè che la mia generazione e quella dei nostri padri il mondo non lo ha distrutto, ma salvato, e non parlo ovviamente di me. Chi è venuto immediatamente prima di voi ha dovuto fare i conti, fra l’altro, con la cenere umana dei forni crematori di Auschwitz e quella disseminata nelle strade di Hiroshima, problemi un po’ più drammatici delle bottigliette di plastica negli oceani per le quali tanto vi scaldate. Diciamo che, almeno fino ad ora, siamo stati bravi e abbiamo garantito – prima volta nella storia dell’umanità – settant’anni di pace tra le potenze e superpotenze del mondo.
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