Siria, l’annuncio dell’Isis: “Abbiamo ucciso un crociato italiano”. È Lorenzo Orsetti
“È un bravo ragazzo. Ha sempre voluto aiutare gli altri”, ha affermato la mamma di Lorenzo Orsetti. “Noi eravamo contrari alla sua partenza, io non riesco più a dormire la notte, ma lui voleva aiutare questo popolo oppresso”, conclude la signora Annalisa
Chi era Lorenzo Orsetti, l’italiano ucciso dall’Isis in Siria
“Siamo orgogliosi di lui, della scelta che ha fatto”, “ma ora siamo
distrutti dal dolore. Da un anno e mezzo, cioè da quando è partito,
stavamo in angoscia, più contenti quando lo sentivamo al telefono, in
ansia quando stavamo un periodo senza sentirlo”, ha detto il padre di
Lorenzo, Alessandro Orsetti. “Quando decise di andare a combattere per i
curdi, mio figlio ci disse che voleva fare qualcosa per loro, non
voleva rimanere senza fare nulla, voleva aiutarli nella loro causa – ha
continuato il padre di Orsetti – Era un anno e mezzo ormai che mancava
da Firenze, gli chiedevamo quando sarebbe tornato a casa ma lui
rispondeva che la situazione era molto delicata per i curdi e voleva
aiutarli ancora nella loro causa”.
Nel messaggio diffuso su Telegram, l’Isis sostiene che “il crociato
italiano è stato assassinato negli scontri nella località di Baghuz”.
C’è anche una foto in cui si vede un uomo privo di vita vestito con
un’uniforme militare, come ha confermato Site, il sito Usa di
monitoraggio del jihadismo: “Lo stato islamico ha pubblicato la
fotografia del cadavere e un documento d’identità di un cittadino
italiano che sostiene di aver ucciso nell’assedio della città di Baghuz,
in Siria”. Anche fonti di sicurezza italiane hanno confermato la morte
di Orsetti, che sarebbe rimasto vittima di un’imboscata insieme al suo
battaglione, sebbene ufficialmente la Farnesina ha fatto sapere che sono
ancora in corso le vertifiche.
I documenti di Lorenzo Orsetti diffusi dall’Isis
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Da settimane l’alleanza curdo-araba delle Forze democratiche siriane
(Sdf, secondo l’acronimo in inglese, “Syrian Democratic Force”) combatte
contro i jihadisti nell’ultima roccaforte rimasta in mano agli
estremisti nella parte orientale della Siria, al confine con l’Iraq.
Negli ultimi anni, alle fila delle Sdf si sono uniti molti volontari
stranieri arrivati per combattere le forze del Califfato che si era
creato tra Siria e Iraq.
rep
Approfondimento
Marco, Eddi e gli altri: i foreign fighters italiani in guerra contro i turchi
di FABIO TONACCI
Proprio a Baghuz gli uomini dell’Isis e i loro familiari si sono
rifugiati, dalle aree da cui erano stati espulsi; e da gennaio, sotto la
pressione dell’alleanza curdo-araba sostenuta dagli Usa, da Baghuz sono
fuoriuscite oltre 60 mila persone, tra combattenti e civili.
rep
Approfondimento
Bombe e fame, La resa dell’Isis nell’ultima trincea di Baghuz
dal nostro inviato PIETRO DEL RE
Non è chiaro quanti siano i combattenti e i civili che rimangono asserragliati all’interno, ma l’elevato numero di persone sta allungando le operazioni militari e rimandando la conquista della città da parte dell’Sdf.
REP.IT
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