Senegalese dà fuoco al bus: “Ora vendico i morti in mare”

“Voglio vendicare i morti in mare”

A dar fuoco al mezzo è stato un 47enne senegalese, Ousseynou Sy. L’uomo avrebbe urlato: “Voglio farla finita per vendicare i morti in mare. Faccio una strage a Linate”. Il tutto davanti a circa 50 ragazzini. Alcuni testimoni hanno anche riferito che alcuni ragazzini sarebbero stati legati con delle fascette da elettricisti e minacciati con un coltello. Una delle ragazzine a bordo poi ha provato a ricostruire quei minuti di terrore: “Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco. Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini. Poi i carabinieri ci hanno salvati”.

Bus a fuoco, lo studente: “Diceva ‘migranti morti in mare per colpa di Salvini'” Pubblica sul tuo sito

La reazione di Salvini

Su quanto accaduto è intervenuto il ministro degli Interni, Matteo Salvini: “Un uomo con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo e infine gli ha dato fuoco. È successo in provincia di Milano. L’uomo è stato arrestato. In questo momento le Forze dell’Ordine stanno perquisendo la sua abitazione. Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?”.

Milano, senegalese dà fuoco al bus Pubblica sul tuo sito

“I ragazzini avevano paura”

Sul posto era presente anche Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia: “Ero presente personalmente sulla Sp415, a pochi metri dall’incendio al bus appiccato da Ousseynou Sy, il 47enne che ha sequestrato il mezzo con a bordo una cinquantina di studenti e poi gli ha dato fuoco, minacciando di uccidersi. Ho visto i ragazzini abbracciarsi tra di loro e piangere, ho visto le fiamme alte e il fumo denso. Era uno scenario apocalittico e l’unico sollievo è che gli studenti siano tutti sani e salvi. Certo, adesso dovranno fare i conti con lo shock e i contraccolpi psicologici. Resta una domanda scomoda, ma che dobbiamo farci: perché un uomo con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale era alla guida di un bus? Mette i brividi solo a pensarci”. Il procuratore di Milano Francesco Greco e il pm Luca Poniz hanno contestato al senegalese i reati di strage e sequestro di persona. L’autista, che da anni aveva ottenuto la cittadinanza italiana, è stato medicato e portato nella caserma dei carabinieri di San Donato. Infine il pm Greco ha affermato che non viene esclusa al momento l’ipotesi terrorismo. Ipotesi questa sottolineata all’Agi dal pm di Milano Alberto Nobili: “È concretamente ipotizzabile l’aggravante della finalità di terrorismo”.

IL GIORNALE


Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.