Milano, autista blocca bus di studenti e appicca il fuoco: accusa di strage e terrorismo. “Gesto premeditato per i migranti morti”
di ORIANA LISO, MASSIMO PISA e FRANCO VANNI
Ha dirottato lo scuolabus che stava
guidando, con due classi di 51 studenti di seconda media a bordo,
tenendoli per 40 minuti sotto sequestro con la minaccia di uccidere
tutti. Adesso Ousseynou Sy è accusato di sequestro di persona e strage
con l’aggravante della finalità terroristica. “Un gesto premeditato:
voleva che tutti sapessero e voleva sollevare la questione della strage
dei migranti nel Mediterraneo”, spiegano adesso i procuratori che si
occupano del caso, aggiungendo che “l’uomo era un lupo solitario, senza
legami con l’Isis”. Ma è una strage quella che si è evitata a San Donato
Milanese: “Soltanto grazie al coraggio e alla professionalità dei
carabinieri un giorno che si sarebbe ricordato per decenni è finito
bene: hanno compiuto un’operazione che vediamo nei film con le squadre
speciali”. Ed è in procura, in una pausa dell’interrogatorio di
Ousseynou Sy, che è stato ricostruito l’accaduto.
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