I medici in pensione richiamati in corsia: “Non si trovano i giovani”
di MICHELE BOCCI
l colpo finale lo ha dato il bando per
assumere medici per i pronto soccorso. Ottanta i posti disponibili,
appena dieci i candidati. Dopo aver visto l’insuccesso di quella
selezione il governatore veneto Luca Zaia ha deciso di scrivere una
delibera a suo modo rivoluzionaria. Si tratta infatti del primo atto
regionale nel quale si prevede la possibilità di assumere a tempo
determinato camici bianchi in pensione. Le difficoltà a reperire dottori
per i reparti pubblici sono ben note da tempo. Un po’ in tutta Italia
si fatica a mantenere organici sufficienti e così ci si è organizzati in
vario modo. Ad esempio utilizzando medici in affitto con contratti da
5-10 giorni messi a disposizione da agenzie e cooperative, oppure
professionisti a gettone che lavorano giusto per un turno di notte ogni
tanto. Tra questi ci sono anche pensionati, ai quali pochi giorni fa ha
pensato anche la Regione Molise
che ha permesso alla Asl di sondare il terreno su chi è uscito dal
servizio per raggiunti limiti di età. Pure i privati spesso non trovano
da assumere e ci sono professionisti molto anziani, come l’anestesista
Giampiero Giron di Villa Salus a Mestre, 85 anni, che vanno ancora in
sala operatoria.
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