Anche Confindustria gela il governo: “Crescita zero nel 2019”

Deficit in salita

La revisione al ribasso delle stime contribuisce al peggioramento di tutti gli altri parametri di finanza pubblica. Il deficit crescerà al 2,6% del Pil (dal 2,1% del 2018), con un aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a quanto previsto a ottobre. Il debito della Pa toccherà nel 2019 quota 133,4 e 133,6 nel 2020.

“Rischio recessione”

Secondo l’associazione delle imprese il rischio recessione è concreto. “Nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che – avverte il rapporto del Centro studi – non si realizzi l’auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale”.

Confindustria è scettica anche sui dati in arrivo dal mercato del lavoro. Nel 2019 “per ora non si vede un’inversione di tendenza nei contratti”, i lavoratori dipendenti “sono tendenzialmente fermi, c’è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo determinato”, sottolinea l’associazione definendo il 2018 “a due velocità” visto che nei primi 6 mesi l’occupazione è cresciuta di 198.000 unità mentre nel II semestre è calata di 84.000. Nel 2019 l’occupazione resterà “sostanzialmente stabile (+0,1%)” e aumenterà dello 0,4% nel 2020.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.