E sono numeri, non sono gufi
Eppure, non c’è stato verso: la politica delle promesse ha vinto sul realismo della politica. Ma, di sicuro, oggi non saremmo a contare i decimali (che non ci sono), se quegli 8-10 miliardi fossero stati destinati a spesa per investimenti. Allo stesso modo, potrebbe rivelarsi istruttivo domandarsi quanto abbiano pesato, nella frenata dell’economia del Paese, le sabbie mobili nelle quali sono finite le grandi e piccole opere pubbliche annunciate e mai avviate o bloccate (Tav in primis). Insomma, soldi in prestito spesi male, investimenti non fatti e lo spettro della stangata dell’Iva da 50 miliardi di euro: e il problema sarebbe quello dei gufi?
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