Ocse: “Il reddito di cittadinanza è un rischio per il ʼneroʼ, abrogare quota 100” | Luigi Di Maio: “Non si intrometta”
“Abbassare il cuneo fiscale” – Nel “Rapporto economico” osserva ancora come per la crescita sia necessario incentivare la riduzione del “cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito” e spingere “la partecipazione del secondo coniuge alla vita attiva attraverso la diminuzione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro e mediante riforme fiscali e previdenziali, mantenendo però la progressività del sistema d’imposizione”.
“Pil subirà una contrazione nel 2019” – Negli ultimi anni l’Italia ha registrato una “ripresa modesta” che ora “si sta indebolendo” tanto che nel 2019 “il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% e un aumento dello 0,5% nel 2020. La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019” mentre il debito salirà al 134%.
Gurria: “A l’Italia serve programma pluriennale” – L’Italia “continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale” e “per risolverli è necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del “Rapporto economico”.
Tria corregge l’Ocse: “Reddito legato al lavoro, si evitano abusi” – Il reddito di cittadinanza “è concepito con il duplice intento di consentire” a chi è “a rischio emarginazione di entrare nel mercato lavoro e, come conseguenza, di aumentare la propensione al consumo e irrobustire la domanda interna”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla presentazione del Rapporto Ocse correggendo così l’osservazione dell’Organismo che quindi userebbe una lente sbagliata. “Il meccanismo di condizionalità” legato al “coinvolgimento attivo in percorsi lavorativi consente di evitare eventuali abusi”, il sussidio “rappresenta una attivazione di forza lavoro potenziale e non solo uno strumento assistenziale”.
Su quota 100, Tria spiega che “serve ad affrontare un problema di transizione” collegato alla riforma delle pensioni “di alcuni anni fa fatta per dare stabilità e sostenibilità al sistema pensionistico”. Il problema di transizione è che “si è determinata, specie nel breve termine, un’interruzione di quel turnover naturale della forza lavoro”.
Sula contrazione dell’economia nel 2019 il titolare del dicastero dell’Economia replica: “C’è stata una rapida correzione delle stime che ci accomuna alla Germania, perché siamo i due Paesi più aperti al commercio internazionale anche se l’Italia è un’economia più fragile” e quindi con un impatto maggiore della frenata generale dell’economia. “Per questo stiamo approvando misure per contenere questo rallentamento e mantenerci in una area di crescita positiva”.
Di Maio bacchetta l’Organismo internazionale: “Non si intrometta” – Più duro il commento del vicepremier Luigi Di Maio. “Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto”, ha attaccato Di Maio. “No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”, ha ribadito annunciando che i prossimi passi del governo saranno “un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie”.
TGCOM
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