M5S, il Garante per la privacy multa la piattaforma Rousseau per 50 mila euro
Nell’atto con il quale il garante Antonello Soro aveva reso nota l’apertura dell’istruttoria, avvenuta nell’agosto del 2017 e notificata nel gennaio del 2018, il garante contestava (come scriveva Emanuele Buzzi qui) la «mancata designazione delle società Wind Tre Spa e Itnet Srl quali responsabili del trattamento dei dati personali degli utenti dei diversi siti riferibili al Movimento 5 Stelle», che «configura l’illiceità del trattamento medesimo in ragione della comunicazione dei dati a soggetti terzi, in mancanza del consenso degli interessati». L’Autorità — già allora — criticava l’ «indiscutibile obsolescenza tecnica» della piattaforma ed evidenziava la necessità immediata di «misure di sicurezza» più forti «connesse al controllo delle operazioni di voto».
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