Aspettare Godot non aiuta
di Paolo Lepri
disegno di Alberto Ruggieri
Brexit o non Brexit, niente resterà come prima. Nella politica del Regno Unito, nei rapporti con l’Europa. Il partito conservatore sembra destinato a rimanere sotto le macerie del terremoto che ha provocato. Dimissioni e defezioni verso il centro ce ne sono già state, ma siamo solo all’inizio. I «saggi» stanno a guardare, perplessi. Come Lord Heseltine, segretario alla Difesa con Margaret Thatcher, che si scaglia contro le parole d’ordine populiste alla base dell’idea di divorziare dall’Ue. In tutto questo, Theresa May non è mai riuscita a indicare una strada credibile, a mettere in contatto l’ala più moderata del governo con quella metà dei cittadini che hanno votato per non andarsene. «Ha preferito consultarsi con il marito Philip», scrive sul New York Times Jenni Russell.
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