Flat tax: ecco la verità
Ora che la cassa è vuota riappare una flat tax che sa molto di specchietto per le allodole, meglio dire per gli allocchi. «Votatemi e vi abbasserò le tasse», dice il vice primo ministro sorvolando sul fatto che non ci sono più i soldi ma soprattutto che i suoi amici Cinque Stelle, con i quali pensa di governare per i prossimi quattro anni, di fare questa operazione non vogliono sentire parlare.
Se davvero Salvini è convinto che in quanto ad alleanze politiche «un conto è il livello locale altro è quello nazionale» sia coerente e si metta il cuore in pace: avremo regioni di centrodestra potenzialmente ben amministrate se solo non dovessero fare i conti con i fallimenti del governo gialloverde centrale, soprattutto quelli in campo economico e infrastrutturale. Dov’è la Tav, dov’è l’autonomia fiscale di Veneto e Lombardia, acquisite a parole ma archiviate nei fatti?
La verità è che sui temi economici, che sono il motore di un paese, il programma elettorale del centrodestra, e quindi anche della Lega, è stato totalmente sconfessato. E non c’è motivo di pensare che – stante le cose – si possa invertire la rotta. Se non azzerando tutto con un sano passaggio elettorale e ripartendo con una maggioranza omogenea – il vecchio centrodestra – che secondo tutti i sondaggi già esiste ed è a portata di mano. Insistere con bugie e promesse elettorali irrealizzabili non porterà da nessuna parte. Qui di «piatto» all’orizzonte non c’è nessuna tassa ma solo l’elettroencefalogramma di questo governo.
IL GIORNALE
Pages: 1 2