I meriti della rivoluzione sessuale con cui la Chiesa non ha mai fatto i conti
Bisogna ammetterlo: la pubblicazione di queste riflessioni di Benedetto XVI sullo scandalo dei pedofili – problema di cui si era a lungo occupato come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede – arrivano a ingarbugliare una situazione già pesante per il suo successore. Sono un aiuto o un modo, forse inconsapevole, di far capire che da solo il papa non ce la fa? E sono state scritte veramente da lui, ormai molto anziano? Queste le prime domande che sorgono a scorrere le pagine, piuttosto dense di pensiero e di ricordi personali, che nello stile confermano come sia proprio l’antico professore Joseph Ratzinger l’autore.
In modo ordinato l’argomentazione è suddivisa in tre parti: la prima descrive il contesto storico, cioè la rivoluzione sessuale, in cui lo scandalo della pedofilia ha preso le dimensioni preoccupanti che ora conosciamo; la seconda è una severa analisi dell’incapacità dimostrata dalla chiesa di rispondere a questo cambiamento; la terza si sofferma sulle possibilità di uscire dalla crisi.
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