Marina Berlusconi: “Il Governo pensi alla crescita e allʼoccupazione”


“Il dramma di un Paese non è quello di avere una classe dirigente, ma di non averla o che non sia adeguata e competente. Pensi al disastro semiplanetario che ha combinato un premier evanescente come Cameron, con il suo referendum da giocatore d’azzardo sulla Brexit”. Oggi – ribadisce – mi pare che la politica, un po’ ovunque, si rifugi negli slogan, nei social, nella più trita demagogia perché non è più all’altezza di coltivare ideali e grandi progetti. Ma questa è la fine della politica e non fa certo bene alla democrazia”.

E sull’impegno del padre Silvio per le prossime elezioni europee, Marina Berlusconi afferma: “Da figlia, l’idea di un’ennesima e faticosa campagna elettorale non mi entusiasma. Ma da figlia so anche che mio padre non rinuncerebbe mai a impegnarsi per quello in cui crede. Lotta da 25 anni per le sue idee e oggi che, assieme alle fondamenta dell’Europa, sembrano traballare i concetti stessi di libertà, di democrazia, di competenza c’è ancora più bisogno di personalità del suo livello. E mio padre non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro. Anche per questo lo ammiro”.

TGCOM

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