Notre Dame, scoperchiata e spogliata ma ancora in piedi

di Aldo Cazzullo, inviato a Parigi

Notre-Dame è nuda. Ma è lì. Scoperchiata, annerita, indifesa. Ma in piedi. Tutto si è giocato in mezz’ora, la notte scorsa: poteva crollare; ha retto. Poi ognuno, come nei momenti fatali, reagisce a suo modo.

C’è l’apocalittico, un pensionato mistico: “Quando i crociati presero Gerusalemme, nei sotterranei del Tempio trovarono il segreto con cui eressero le grandi cattedrali, e ora tutto è perduto, l’Anticristo si avvicina…”

C’è lo scettico, un anziano dai baffoni grigi: “Tu lo sapevi che dentro c’era la corona di spine? Come può essere a Parigi la corona di spine?”. La portò qui San Luigi dalla Terrasanta. “E come sapeva san Luigi che era proprio quella la corona di spine?”

Uno studente fuori corso s’arrabbia con Macron: “E’ ufficiale: è uno sprovveduto. O un menagramo, scegli tu. Si è fatto violare l’Arco di Trionfo, devastare gli Champs-Elysées, ora bruciare Notre-Dame. Fossi in te terrei d’occhio la Tour Eiffel”.

Una madamina di Saint-Germain s’indigna con i Gilet Gialli: “E’ anche colpa loro. Sono sei mesi che mettono sotto stress i pompieri, la polizia; poi se la prendono con il presidente se succedono i disastri…”

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