Elezioni europee 2019: in Europa circa 100 milioni di elettori sono ancora indecisi
Un nuovo rapporto ECFR sfata 5 miti sulle prossime elezioni europee: la volatilità prevale sulla polarizzazione: il 30% degli elettori deve ancora decidere, mentre credere nel sistema è il principale indicatore per comprendere e coinvolgere l’elettorato Secondo un nuovo rapporto dello European Council on Foreign Relations (ECFR), “What Europeans really want: Five Myths Debunked”, ci sono 97 milioni di elettori ancora indecisi. Secondo i dati raccolti in 14 Stati membri, che costituiscono l’80% dei seggi del Parlamento europeo, solo il 43% intende votare mentre il 57% é incerto. Tra coloro che intendono votare, il 70% non è ancora convinto da alcun partito.
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Il rapporto mostra come l’elettorato europeo si trovi in uno “stato volatile piuttosto che polarizzato”, secondo Mark Leonard, direttore di ECFR e che le “fasce di elettori si muovono fluidamente tra partiti di destra e di sinistra”.
Il modo migliore per i partiti politici tradizionali di comprendere, mobilitare e riconquistare gli elettori è cogliere come essi vedano le istituzioni nazionali e comunitarie – e se ritengono che il “sistema” funzioni nel loro interesse.
E’ possibile dividere gli elettori europei in quattro gruppi:
1. “Casa Stark” o i “Credenti nel Sistema” (24% in Europa, 9% in Italia): principalmente in Germania, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia, credono che il sistema europeo e nazionale “funzioni”. Sono finanziariamente soddisfatti ed hanno un livello di istruzione secondaria o superiore.
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