Sri Lanka, esplosioni in chiese e hotel: quasi 300 morti, è unʼecatombe | Polizia: “Ventiquattro arresti”
Pasqua di sangue in Sri Lanka devastato da una serie coordinata di attacchi tra i più sanguinosi degli ultimi anni contro la comunità cristiana. Quasi 300 i morti, di cui almeno 35 stranieri, e più di 500 feriti sono il bilancio ancora provvisorio di otto esplosioni, le prime sei in simultanea, che hanno squarciato alcune chiese nell’ora della messa ed alberghi pieni di turisti. Ventiquattro i sospetti arrestati. Revocato il coprifuoco.
Lo Sri Lanka, dopo decenni di conflitti interni tra governo e separatisti tamil e un periodo di pace, all’alba del giorno di Pasqua è ripiombato nell’incubo. Sei esplosioni in sequenza sono avvenute in tre chiese e tre alberghi della capitale Colombo, frequentati anche da stranieri. Per i fedeli in preghiera non c’è stato scampo. Altri due kamikaze sono entrati in azione ore più tardi alla periferia di Colombo, seminando ancora morte.
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