Schiaffi al 25 aprile. Salvini lo ignora, va a Corleone perché “la vera Liberazione è dalla mafia”. Anche i ministri leghisti disertano la Festa

Il riferimento del vicepremier grillino è all’annunciata assenza alle celebrazioni di Matteo Salvini. “Ho l’intenzione di trascorrere il prossimo 25 aprile con la polizia di Corleone, perché la Liberazione che ora serve al Paese è quella dalla mafia”. “Manteniamo alta l’attenzione sul fronte della sicurezza. Oggi – ha sottolineato Salvini – il pericolo per l’Italia e gli italiani è rappresentato soprattutto dall’integralismo islamico e dalla criminalità organizzata”. “Ci sono – ha aggiunto il vicepremier – anche estremismi di sinistra e di destra, che però sono mantenuti sotto costante controllo. Contiamo sull’impiego costante di forze dell’ordine e dell’intelligence, che sono un’avanguardia internazionale”.

Se con Di Maio ci saranno i Ministri Elisabetta Trenta e Alfonso Bonafede, e la sindaca di Roma Virginia Raggi, a disertare le manifestazioni ci sarà con Salvini anche il suo partito. Il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio non parteciperà: “Io ci credo alla festa del 25 aprile, eccome, ma non ho mai partecipato alle celebrazioni, perché non posso permettere a certa gente di contestare e polemizzare. Ci credo assolutamente in questa festa ma, purtroppo, è stata monopolizzata da una parte della politica. Mi riferisco ai centri sociali e all’estrema sinistra…”, ha detto all’AdnKronos.

Con i 5 Stelle invece ci saranno il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Anche quest’anno a Roma la Comunità ebraica celebrerà separatamente il 25 aprile e non prenderà parte al corteo dell’Anpi. Tuttavia l’Anpi manda un segnale di distensione nei confronti della Comunità ebraica di Roma. “Se stanno al Commonwealth saranno a poche centinaia di metri da noi. Mi auguro che questo significhi che potremo avere un momento di unione nella giornata. Potrebbe essere un’occasione per ricomporre le fratture”, ha detto il presidente dell’ANPI di Roma, Fabrizio De Sanctis, all’ANSA interpellato sul sit-in organizzato dalla comunità ebraica di Roma per il 25 aprile al cimitero di guerra del Commonwealth. L’Anpi nella stessa giornata sfilerà nel suo tradizionale corteo e, salvo decisioni diverse dell’ultima ora, le due manifestazioni andranno avanti separate.

L’HUFFPOST

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